domenica 18 novembre 2012

Tornando a noi, ripartendo da Lina

Siamo sparite è vero, ma il nostro progetto esiste ancora.

Quindi siamo tornate, perchè sono successe tante cose ed è ora di riprendere quello che già stava succedendo prima: il nostro blog, la nostra storia.

Sarà che si avvicina il Natale (tema che rientra nel progetto), sarà che lasciare a metà  le cose che amo, mi fa star male e se anche i tempi sono stati lunghi, noi siamo di nuovo qui.
Non ripartiamo da zero, riprendiamo quello che avevamo lasciato, ammettendo che già un po' avevamo proseguito tra di noi confrontandoci sul da farsi.

Quindi: ecco le prime tavole sceneggiate e i conseguenti schizzi di Fabi.

Stiamo ancora cercando la forma. Ovviamente quello che io mando a Fabiana, subisce ulteriori modifiche quando si va a concretizzare nel disegno.
Per ora, proviamo questa strada.

Tavola 1
1-2-3-4 - un albero di natale ancora incompleto. luci e capelli d'angelo. regali sparsi, ma posizionati a coppie
delle mani rovesciano una busta contenente delle palline
5 una mano tiene una pallina
6 una mano stringe una pallina
7 mano che tiene una pallina rotta silhouette di ragazza che lancia la pallina

martedì 29 maggio 2012

Preparativi per una storia a fumetti

Eccoci di nuovo.
Faccio il punto della situazione e poi si va avanti.

Abbiamo la storia. Irene sta lavorando al trattamento per farla diventare una sceneggiatura. Non so bene di quante pagine ma per ora non è molto importante anche perchè so che un po' le stravolgerò tutto e quindi le pagine in qualche modo le faremo tornare.

Ogni volta che ricevo una tavola "sceneggiata" (quindi anche io non saprò fino alla fine che intenzioni ha mia sorella...) faccio degli schizzi preparatori di come la immagino.

No, non sto procedendo per studio del personaggio e dell'ambientazione, non sto facendo schizzi di volti acquerellando intorno all'albero di Natale.

Diciamo pure che questo non è il modo di fare un fumetto, in cui il personaggio torna sempre, sia che lo fai di profilo, sia che lo fai di fronte, sia che non lo vedi più e sparisce dentro la vignetta.

Non farò nemmeno la splendida, raccontando che è il MIO MODO.

Non so disegnare in maniera eccelsa. Nè voglio dimostrare di saperlo fare. (visto che ancora non lo so fare.) Ma ho un' urgenza. Devo raccontare questa storia.

Se ci siamo imbarcate in questa avventura, abbiamo aperto il blog, ci telefoniamo e ci vediamo per "parlare di Lina" non è perchè siamo sorelle e una scrive e una disegna, o almeno non è solo per questo.

E' perchè entrambe sentiamo la stessa urgenza nello stesso momento.

lunedì 14 maggio 2012

Atmosfere, ambientazione, personaggi, colori.


Qualche post fa, si cercava di inquadrare l’atmosfera che dovrebbe venire fuori da questo fumetto


Ho inserito, qui sul blog, la sinossi di quello che è stata la messa in scena teatrale di “Due di due”. Ripensando a questo e alla trasposizione che stiamo cercando di inquadrare con Fabi, mi viene in mente un’atmosfera che gioca a metà tra ciò che è familiare, accogliente, e il suo opposto..la solitudine e l’effettiva mancanza di radici.

Deve essere qualcosa dove tutto ciò che è inquietudine, arriva attraverso il contrasto, tra parole, storia e immagini.

L’ambientazione, sarà perlopiù la casa dove Lina e sua sorella sono cresciute. I momenti dei flashback potrebbero necessitare di altri luoghi (questo è un ulteriore aiuto per gli “sbalzi” di atmosfera), ma la casa rimane il centro di tutto.

Una casa semplice, modesta, con elementi essenziali.

Il tempo in cui è ambientata la storia, riguarda i nostri giorni. Nello specifico, il tutto si svolge nel periodo Natalizio. Altro elemento che può suggerire duplici cose all’atmosfera. Da una parte, ricolleghiamo il Natale, ai colori, ai regali, alle “buone azioni”, alla famiglia. Dall’altra è un periodo nostalgico e caotico, che spesso crea la dimensione di mancanza e solitudine.

I personaggi che faranno parte della storia, sono pochi e per la maggior parte interni alla famiglia. Le protagoniste sono Lina e la sorella, le loro dinamiche e il loro rapporto. La cosa fondamentale quindi adesso è scoprire come è fatta lei (loro), come racchiude il peso di rappresentare entrambe.

Anche su questo argomento, si era detto di seguire l’idea di un personaggio dalle linee non troppo realistiche (serie).

Qualcosa che alleggerisca il dramma..

Inoltre, essendo che si dovrebbe scoprire solo alla fine che Lina in realtà è davvero solo un ricordo, si dovrebbe trovare un compromesso tra la vita attuale della sorella di Lina, il passato e la verità dei fatti, di modo che i disegni, possano non svelare tutto subito.

Per ciò che riguarda i colori, non so se Fabi  sta ancora pensando solo al bianco e nero, ma per questo, mi affido completamente a lei…

lunedì 7 maggio 2012

Idea per una storia a fumetti


L’idea da cui io e Fabi siamo partite, e che ci ha ispirato in modi diversi, aveva già una struttura,quella del monologo teatrale
Cerchiamo quindi di capire le tappe. 

Bisogna tornare indietro. 
Ricavare dalla struttura narrativa già esistente, un soggetto, scaletta e conseguente sceneggiatura. 
Stiamo cercando di destrutturare il materiale che già abbiamo per creare il nuovo percorso del fumetto.  

Partiamo da quello che c’è..(e sveliamo un po' di misteri per capire la storia di cui stiamo parlando), la sinossi del  testo per la messa in scena teatrale…

"Natale. i nostri giorni. La scena si svolge in una camera di una casa modesta. Elementi di scena: un albero di Natale, delle palline, luci, candele, regali, un baule, altri mobili. La protagonista è una ragazza di 30 anni. 
Il monologo  è rivolto alla sorella gemella: Lina
Lei non parla mai e solo alla fine si capirà essere già morta in seguito ad un’operazione che le ha divise.
La protagonista, vive i ricordi di quello che è stata la sua vita quando ancora c’era  Lina. 
Ricordi di complicità e di differenza, ricordi infantili, piacevoli, ridicoli, drammatici, accusatori.
La sorella di Lina, non riesce a crescere e a staccarsi dal passato. Vive la sua vita come un doppione, come se ogni cosa che fa o sente, la deve replicare per farla vivere anche a chi non c’è più.
La  mancanza di Lina, ha causato una stato di follia e frustrazione dove le due rimarranno unite per sempre."


venerdì 20 aprile 2012

Schizzi di personaggi in bianco e nero

Non so bene ancora che stile di disegno usare. A volte credo che dovrebbe essere molto realistico, altre volte penso che per sdrammatizzare un testo molto denso, sarebbe meglio usare linee leggere, personaggi fumettosi... Che ne pensate?

venerdì 13 aprile 2012

Graphic novel e ispirazioni

Mi ripeterò, ma da quando ho iniziato a pensare a questo progetto di Lina, mi sono naturalmente riavvicinata alla lettura dei fumetti.

Oltre quelli che ho in casa e che avevo comprato tempo fa, adesso mi piace spulciare in libreria e in biblioteca, per vedere un po' cosa mi sono persa e come gli altri raccontano le storie.

Ho già nominato "Sofie e Abou" , scovato per caso in biblioteca, che segue lo schema a quattro strisce dei fumetti francesi.
Effettivamente questo tipo di gabbia è un po' soffocante per certi versi, anche se la narrazione non risulta mai pesante, anzi si legge agevolmente.

Mi piace lo stile che sembra "schizzato" sul momento, come se l'autrice l'avesse realizzato lì per lì, senza stare troppo a pensarci su.

In libreria invece, mi ha incuriosito "Il gusto del cloro", una graphic novel (ora si chiamano così) veramente leggera, che ho divorato seduta su un divanetto davanti ad un caffè.

I dialoghi sono pochi e la storia si racconta tra pause, silenzi, bracciate e il  brusio dei pensieri nell'acqua.

Sarà che la piscina è stato uno dei miei luoghi, sarà che conosco bene il gusto del cloro ma mentre leggevo, potevo respirare proprio lì.

Quando si dice che le immagini hanno un potere enorme...

Il fumetto è tutto colorato nelle varie sfumature di azzurro e questo lo rende molto acquatico, insieme ai "non contorni" dell'ambiente e dei personaggi.


Subito dopo, spulciando ho trovato "Sotto le foglie" di Gabriella Giandelli. Affatto leggero, racconta delle storie scomode, piene di segreti pesanti. Forse Lina appartiene di più a questo genere di graphic novel. La storia è più cupa, più interiore e drammatica.

Certo mi piacerebbe avere degli sprazzi di leggerezza. Ma forse non sarà questo il fumetto. Ora è altro che vuole essere raccontato.

Allora bisogna avere il coraggio di viaggiare anche su binari più dolorosi. Mettere le mani tra le braci, farsi mordere dagli scorpioni, guardarsi allo specchio.

Mi sento un diesel, raccolgo materiale, cerco uno stile grafico e narrativo. Non ho fretta. Non ne voglio avere. Oddio, magari per Natale...

Intanto voglio andare a leggere "Non mi sei mai piaciuto",  di Chester Brown e magari trovare qualcosa anche a colori.

martedì 10 aprile 2012

Chi è Lina?

" Due sorelle. Un dialogo a una voce, nella lunga notte della vigilia di Natale. Un momento intimo e familiare per ripercorrere una vita in cui unione e separazione, sono comunque la fine". 


Questa, la presentazione  del monologo "Due di due" nel programma di sala del festival teatrale "Uno".
Era così che in pochissime righe avevo descritto il pezzo, presentato per la prima volta a Firenze.


Ora non mi interrogo su una nuova possibile "sinossi" , quella che c'è mi va bene, e non è della storia che dobbiamo parlare..


Dobbiamo sapere di Lina.
Chi è Lina?
Serve capirlo a me per ristrutturare la storia e a Fab per creare, scoprire la sua immagine.
Inizio dalle cose che so per certo e che sono le più evidenti all'interno del testo...


Lina è  ha una sorella.


Tutto quello che sappiamo di Lina, lo sappiamo da sua sorella. E' lei che ricorda,  racconta, tutto ciò che le ha legate, tutta quella vita che le riguarda.


Lina non parla molto. Non risponde alle domande
Lina è strana
non sa divertirsi
A Lina così come a sua sorella piace il Natale
Lina vuole andare alle feste di compleanno per poi stare seduta.
Lina ama nascondersi
Lina si lava spesso, ma non si sente mai davvero pulita.
Sorride a metà, sa mantenere i segreti, sa raccontare le favole.
Lina è la numero due.
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